Una lunga esposizione solare o priva dell’opportuna protezione potrebbe causare una scottatura, di lieve o più alta entità. Nei casi più gravi, si potrebbe andare addirittura incontro ad un’ustione. Non è però il sole l’unico responsabile di una scottatura, che può essere causata anche dal contatto con metalli bollenti, acqua bollente, fuoco e così via.

Sarà utile dunque fare una distinzione tra le varie ustioni, che variano non solo a seconda della profondità ma anche per le cause scatenanti. Esistono dunque ustioni da contatto, nel caso vengano prodotte da fonti umide come acqua bollente,e ustioni da lesione, causate da fonti secche come fuoco.

Tutti i gradi delle ustioni

Le ustioni possono essere più o meno superficiali, arrivando in alcuni casi ad una profondità tale da inficiare addirittura i muscoli. Solitamente si presentano con arrossamenti, vesciche, piaghe e bruciore ed abbiamo:

• Ustioni di primo grado, se viene colpita solo l’epidermide e la pelle si presenta arrossata e dolente;

• Ustioni di secondo grado, se vengono colpiti epidermide e derma, con pelle arrossata e a chiazze;

• Ustioni di terzo grado, se vengono colpiti epidermide, derma e sottocute, con pelle che si deteriora;

• Ustioni di quarto grado, la scottatura più grave e profonda che arriva a colpire i tessuti più profondi, fino a muscoli ed ossa.

Come intervenire in caso di ustione?

Le ustioni possono essere trattate con impacchi di acqua fresca sulla zona lesa, se l’entità è superficiale. In seguito potranno essere usate creme emollienti e idratanti, che ripristinano lo strato epidermico. In caso di bolle o vesciche, non bisogna assolutamente romperle per evitare cicatrici. Infine, se sono presenti dolori alla testa e febbre causati dall’esposizione prolungata al sole, saranno utili paracetamolo e ibuprofene. Per le ustioni gravi bisogna chiamare immediatamente il proprio medico o recarsi al pronto soccorso.