I punti neri sono distinguibili grazie al loro caratteristico aspetto, costituendo un inestetismo che non solo può colpire già in età adolescenziale, ma che spesso purtroppo anticipa l’acne.

Ma cosa succede esattamente prima che insorgano i fastidiosi punti neri? I pori si dilatano e si colmano di sebo, che rappresenta l’humus ideale per la proliferazione batterica sull’epidermide. I punti neri solitamente si manifestano su mento, naso, schiena, guance e fronte, e per questo sono fonte di non poco imbarazzo per chi li ha.

Quali sostanze compongono i punti neri?

Sebo, batteri e cheratina, tutti in quantitativi superiori alla norma, causano l’otturazione dei pori. Successivamente, venendo a contatto con l’aria, questi si ossidino, andando a formare il tappetto nero che tutti conosciamo.

Ci sono alcuni fattori che favoriscono la formazione dei punti neri, tra i quali:

• creme e cosmetici contenenti siliconi, paraffina e petrolati;

• predisposizione genetica;

• scarsa igiene della zona colpita;

• produzione in eccesso di ormoni sessuali.

I consigli degli esperti

Ci sono alcuni accorgimenti da mettere in atto per evitare la formazione di punti neri, tra i quali:

• non utilizzare detergenti aggressivi;

• bere centrifugati e tisane depurative;

• eliminare fumo e alcol;

• evitare prodotti comedogeni;

• fare sport;

• adottare sane norme alimentari;

• idratarsi adeguatamente ogni giorno, facendosi aiutare anche da tisane depurative;

• dormire 8 ore a notte;

• seguire le regole di una corretta igiene personale.

Per eliminare i punti neri si può usare l’argilla, nota per le sue proprietà purificanti. In farmacia, sono facilmente reperibili mirati mentre nel caso di situazioni più specifiche, sarà il dermatologo ad indicare quale farmaco usare.