Le Apnee Ostruttive da Sonno sono comunemente note come apnee notturne, laddove durante il sonno si verifica un’occlusione parziale dell’ipofaringe con conseguente collasso delle vie aeree. Accade dunque che si vada in iperventilazione per cercare di prendere la giusta dose di ossigeno.

Le apnee notturne sono correlate ad una muscolatura faringea carente e nel contempo all’eccesso di tessuto molle. Il fenomeno va tenuto sotto controllo, dal momento che la carenza di ossigeno, seppur relegata a tempi brevi, può portare a lungo termine a disturbi cardiovascolari, fibrillazione atriale, ipertensione e ictus.

Come si manifestano le apnee notturne?

Ci sono alcuni segnali facilmente riconducibili alle apnee notturne, sintomi in presenza dei quali è opportuno recarsi dal medico per un’accurata indagine. Tra questi:

• Sonno frammentato;

• Russamento;

• Umore variabile;

• Mancanza di concentrazione;

• Secchezza delle fauci al risveglio;

• Obesità;

• Incontinenza urinaria;

• Deviazione del setto nasale.

Con una polisonnografia indaghi a fondo

La polisonnografia e l’elettroencefalogramma sono gli esami più accreditati per indagare su questo tipo di disturbo. Inoltre, si può lavorare molto lato prevenzione, mettendo in atto alcune regole di base. Tra queste dormire di fianco e mai supini, tenere il proprio peso sotto controllo, usare cerotti nasali decongestionanti, bere tisane rilassanti, evitare fumo, e non eccedere in alcol e cibi troppo elaborati.